vendredi, novembre 02, 2012

Ikea on a holy-day day

Sono andata all'Ikea ieri.
Una frase che detta da qualunque persona normale sarebbe normalissima.
Detta da me un po' meno, considerato che io, all'Ikea, non c'ero mai stata, per una serie di motivi:
- non avevo posto in casa neanche per uno spillo, ergo è una tortura vedere settemila cose carinerrime sapendo di non poterne comprare neanche mezza
- mi vengono gli attacchi di panico nei posti con i percorsi prestabiliti
- c'è troppa gente (per sentito dire, ovviamente)
Ma c'è sempre una prima volta.
La mia prima volta è andata bene ben oltre le aspettative:
ho comprato un carrello di roba, mi sono persa nei colori e negli abbinamenti, mi è venuta voglia di comprare una cucina, e a vedere gli appartamenti di 55 m/q arredati quasi quasi mi veniva voglia di traslocare direttamente nello show room.
Una volta uscita ho addirittura:
- fatto merenda all'angolo pappa
- comprato il salmone e le patatine

Ha ragione D, il mio ragazzo che ha fatto sì che io non morissi nello show room in mezzo alla calca del giorno di festa: sono dei geni, quelli dell'Ikea.

Sono a tutti gli effetti una donna Ikea-dipendente.